La dieta migliore per un fisico perfetto

Per avere una gamba tonica o la condizione fisica che hai sempre desiderato, bastano poche settimane

Ne è convinto Mark Lauren, addestratore delle forze Speciali. “Per undici anni – spiega- sono stato responsabile della preparazione fisica di centinaia di reclute, chiamate a resistere in condizioni estreme all’interno delle Forze Operative Speciali degli Stati Uniti. E quei soldati dovevano raggiungere una forma perfetta in tempi record, poiché la probabilità di sopravvivenza e successo della missione, dipendevano in gran parte dalle loro prestazioni fisiche”.

Oltre all’addestramento Lauren, ha pensato anche all’alimentazione, studiando un programma capace di ridurre il grasso, scolpire i muscoli e tonificare il fisico. La sua appunto, è “La dieta dei muscoli“. Basta seguire giorno dopo giorno il suo programma e il corpo si abituerà a trarre maggiore energia, sfruttando il grasso corporeo immagazzinato. Esaltando così la naturale capacità dell’organismo di bruciare i grassi. Ma come funziona?

Diversamente dalle diete restrittive, in cui bisogna sottostare a un piano ipocalorico statico, la “ciclizzazione” cambia l’apporto calorico aumentandolo, oppure abbassandolo periodicamente. Quest’ultimo non resta mai fisso per molto tempo. Pertanto, si adotta un programma alimentare più ricco di calorie. Trascorso un periodo di circa tre settimane, si passa poi ad altri quindici giorni di dieta ipocalorica, dove farà seguito una settimana di riduzione intensa degli apporti calorici. 

Carne, pesce, uova, verdura, frutta, cereali, noci e semi. Ecco i sette gruppi di alimenti che formano l’essenza della dieta dei muscoli. Al contrario degli alimenti che hanno subito una trasformazione, come la pasta, il pane e i latticini dove vanno limitati.

La dieta dei muscoli si basa su tre blocchi alimentari, ognuno dei quali contiene quantità differenti di carboidrati e calorie. Questo sistema è facile da ricordare e lo si può includere in qualunque stile di vita. Ma la cosa più importante è che dà l’opportunità di scegliere come alternare i blocchi, dall’inizio alla fine.

Il primo blocco rappresenta la fase più generosa della dieta e per fortuna, la più lunga: dura infatti tre o più settimane, qualora si vedessero ottenere risultati soddisfacenti. In questo lasso di tempo è possibile mangiare molti dei carboidrati a rapido assorbimento. Quattro tipologie di carboidrati veloci al giorno, come pasta, pane, riso e tutti i tipi di frutta.

Trascorso tale periodo, è possibile continuare a mangiare la maggior parte dei cibi della fase precedente, con un’unica eccezione: ovvero ridurre leggermente – a due tipologie al giorno – l’apporto dei carboidrati a rapido assorbimento. Permetterà all’organismo di entrare in modalità “bruciagrassi”, tanto da far raggiungere il peso ideale.

In seguito si passa alla fase più restrittiva ma che dura una sola settimana. Qui bisogna assumere un tipo di carboidrato al giorno: veloce a colazione o come spuntino. In particolare dopo un allenamento, attraverso l’assunzione di carboidrati lenti.

Ancora meglio includere i carboidrati a lento assorbimento nella maggior parte dei pasti della giornata. Questi vengono rilasciati in modo graduale e passano ancor più lentamente nell’apparato digerente, mantenendo bassi i livelli di insulina. Inoltre, influenzano positivamente gli ormoni fino a bruciare i grassi. L’ideale è quello di puntare sulle verdure della famiglia delle crucifere, come broccoli, cavolfiore, cavoletti di Bruxelles, verza e cavolo riccio.

Resta indispensabile eliminare tutti i tipi di bevande gassate, anche quelle dietetiche. E magari bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno. Senza tralasciare determinati infusi alle erbe, ricchi di principi nutritivi extra, utili per proteggere la salute: camomilla, infuso alla menta, tè verde.

Dunque, raggiungere un migliore controllo del peso, abbinandolo al regime alimentare e all’allenamento fisico, bastano persino vari esercizi a corpo libero, senza altri attrezzi. Quest’ultimi permettono di bruciare più grasso in confronto a quelli aerobici, sviluppando l’equilibrio e la stabilità. Esercizi da svolgere almeno tre volte la settimana.  

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