Il pugile avellinese si inchina al settimo round di fronte alla potenza del messicano Oscar Valdez, e a fine match, si inginocchia anche davanti alla fidanzata per chiederle di sposarlo
Carmine Tommasone, al mondiale dei pesi piuma versione WBO, ha fatto l’impossibile pur di compiacere alle esigenze del pubblico statunitense. Tuttavia Al Ford Center at The Star, davanti a dodicimila spettatori, il sogno americano del pugile irpino svanisce al settimo round. Per “Mr. Carmain”, ribattezzato così dallo speaker Jimmy Lennon alla presentazione sul ring, il campione in carica Oscar Valdez si è mostrato di un altro pianeta.
Ad ogni modo, per un pugile italiano che prima della notte texana di Frisco non aveva mai combattuto fuori da un ring di provincia, il confronto è stato più impegnativo del previsto. Vuoi perché davanti al massimo palcoscenico della boxe si sente il peso di milioni di spettatori. Inoltre i sostenitori presenti all’incontro erano tutti per l’idolo di casa Valdez. Quest’ultimo con in mente l’unico obiettivo di difendere ad ogni costo il titolo dei piuma. Un compito certamente non dato per scontato poiché il campione di boxe, ha vissuto un periodo lungo sei mesi con la mascella bloccata. Infortunio rimediato a marzo scorso nella battaglia contro Scott Quigg.
Un cenno di ruggine Oscar Valdez l’ha quindi evidenziato nei primi tre round, durante i quali l’avellinese ha lavorato molto bene con il jab sinistro. Basti osservare i segni lasciati sul volto del campione imbattuto a fine match. Nel quarto round però, le cose sono decisamente cambiate: Tommasone va giù a causa di un diretto destro. Non appena si rialza, ecco che Carmine piega il ginocchio a terra per via di un montante tirato al suo fianco. Il combattimento si trasforma a senso unico. I pugni del messicano diventano di ferro e un jab sinistro di sbarramento manda al tappeto l’italiano al sesto round. Nella seguente ripresa un montante destro fa cadere per la terza volta Tommasone: l’arbitro stavolta, decreta il kot.
Malgrado la sconfitta, Tommasone ha eseguito bene il suo ruolo di sfidante ricevendo addirittura i complimenti dal messicano. Il 34enne campano, determinato a vendere cara la pelle, ha mostrato il coraggio che qualche volta pare essere mancato agli italiani chiamati sui ring americani. Alla prova tatticamente intelligente e di grande coraggio l’avellinese ha conferito persino un epilogo romantico: l’ultima frase delle interviste di rito infatti, si è trasformata in una proposta di matrimonio alla compagna Laura che, davanti al pugile inginocchiato per una seconda volta, accetta emozionata.
Ciò detto, l’incontro conferma un ottimo rilancio della nobile arte in Italia, che tramite l’ausilio di Salvatore Cherchi si sta riaffacciando un po’ alla volta oltre confine. Il pugilato tricolore è pertanto intenzionato ad investire negli Usa, nonché unica strada per la riconquista di un pubblico del Bel paese, da sempre appassionato di boxe.
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