Marco Pantani, il “Pirata” di Cesenatico è sempre vivo nel cuore di chi lo ha amato e conosciuto.
La sua presenza la si avverte in ogni singola tappa del Giro d’Italia o Tour de France. Durante una salita o rampa, per quanto ripida e aspra che sia, riecheggia il ricordo, il nome del “Pirata”.
Spesso lo si può ancora vedere dominare la montagna, mentre pedala nel vento. Ascoltando magari i racconti di chi, lo ha visto volare sulle più alte vette. Perché Marco Pantani è stato ed è un Pirata buono, che è andato per milioni di volte all’arrembaggio nei cuori degli sportivi.
Marco Pantani ha dispensato copiose e indelebili emozioni, diventando protagonista di imprese epiche non appena la strada cominciava a salire.
Marco Pantani non è mai stato e non potrà mai essere davvero eliminato. Perché Marco è entrato in milioni di cuori, e da quei cuori non potrà mai essere strappato. Passando sui passi alpini più conosciuti del ciclismo: dalle Alpi alle Dolomiti, attraverso i suoi Appennini, fino ad arrivare in Carpegna. Ovunque ci sia una salita, tutti lo sanno e lo raccontano a chi non ha avuto la fortuna di vederlo all’attacco che “Questo è il territorio del Pirata”.
E per noi appassionati, Pantani è ormai una legenda del ciclismo. Uno di quegli eroi dello sport come pochi altri. Pedalando su quelle salite, se siete fortunati, potrete sempre vederlo mentre il vento vi porterà il suo respiro con il suo sorriso. Ma il privilegio sarà soprattutto nostro: di noi che avremo sempre Marco Pantani nel cuore.
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